giovedì 18 settembre 2014

Alalunga brasata al pomodoro

Un silenzio voluto senza un apparente motivo, un angolo trascurato consapevolmente e un'evasione che non ho sentito il bisogno di concedermi.
Agosto è stato un mese difficile, estenuante sotto molti aspetti, e la voglia di accendere il pc mi è proprio mancata.
In fondo questa sono io e il mio spazio non può che rispecchiare, almeno in parte, la mia persona.
Non so presenziare a tutti i costi, non riesco a esserci per esigere presenzialismo sul mio blog, faccio del mio meglio per mantenere la mia coerenza. 
Con il rientro a scuola della mia piccolina, che quest'anno resterà a scuola a tempo pieno, riuscirò a smaltire i post estivi e ho deciso di pubblicare con questo delizioso pesce, tipico del messinese e abbondante nei mesi estivi che ho preparato seguendo una ricetta vista su "Sale & Pepe"









La ricetta è tratta da una raccolta di "Sale & Pepe"

Ingredienti:
  • circa 1 Kg di alalunga a fette
  • un trito di sedano carota e cipolla
  • 750 ml di passata di pomodoro
  • 2 dl di vino bianco
  • basilico
  • 6 cucchiai di olio extra vergine di oliva
  • sale e pepe
Preparazione:
Scaldate l'olio in un tegame antiaderente, unite le fette di alalunga, fatele dorare da ambo i lati per alcuni minuti e trasferitele su un piatto.
Rosolate il trito di verdura nello stesso fondo di cottura per 4-5 minuti a fuoco dolce, rimettete di nuovo le fette di alalunga, sfumate con il vino e lasciatelo evaporare, salate, pepate, aggiungete la passata e fate cuocere a fiamma bassa per circa 10 minuti. 
Profumate con foglie di basilico.


Per chi non conoscesse questa varietà di tonno riporto  testualmente alcune informazioni contenute su Wikipedia
"L'alalunga o alalonga (Thunnus alalunga) è un pesce osseo della famiglia Scombridae, molto affine al tonno rosso, ma inferiore di grandezza.
Distribuzione e habitat
L'alalunga è diffusa nel mar Mediterraneo e nelle acque calde di tutti gli oceani; sulle coste europee si incontra raramente più a nord del golfo di Guascogna. Nei mari italiani è comune, ma solo in certe località che possono variare di anno in anno. La sua presenza è particolarmente massiccia attorno alle isole Eolie. È rara nel mar Adriatico.
Si trattiene quasi sempre in alto mare ed è rara sottocosta. Effettua migrazioni verso nord nella stagione calda, durante la quale si trattiene leggermente meno al largo.
Descrizione
È molto simile al tonno rosso; la differenza più evidente sta nelle pinne pettorali, che si prolungano fino alla pinna anale; inoltre l'occhio è più grande. La forma generale è a "barile", meno slanciata rispetto al più grande parente.
Il colore è simile a quella del tonno rosso, blu scuro sul dorso e bianco su fianchi e ventre, senza segni scuri. Le pinnule sono scure e la pinna caudale ha un orlo chiaro.
Raggiunge un metro di lunghezza per 25 kg di peso, ma le dimensioni sono in genere inferiori di circa la metà.
Pesca
Si pesca con le reti da circuizione e con apposite reti da posta per la cattura di scombridi (palamitare), o si cattura all'amo con la tecnica della traina. Questa specie viene attratta spruzzando acqua a pioggia dietro la poppa della barca. La carne è bianco rosea e non rossa; da alcuni viene preferita a quella del tonno rosso, perché più magra. La carne si vende fresca ed in conserva.

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