mercoledì 17 agosto 2016

Cocktail di gamberi

Un piatto dal sapore vintage ma che non manca mai durante le mie cene a base di pesce: il cocktail di gamberi.



Chi segue il mio blog sa bene che io abito in un paesino di mare, che in passato ha basato gran parte della sua economia sulla pesca, che oggi vive trascinato dal turismo della ben più nota Taormina, anche se in questi  ultimi anni di profonda crisi economica  il mare ha rappresentato per alcuni una risorsa alternativa.
In passato nel paese vi erano  molte famiglie che "campaunu cu mari" (vivevano di pesca), tramandando ai propri figli arti e mestieri, ma oggi la realtà "du patruni i barca" (padrone di barca) che sulla sua imbarcazione ingaggiava giovani, e non, per affrontare battute di pesca lunghe giorni  è quasi un ricordo e  io stessa ormai 36enne ne ho solo una vaga memoria.
Ho moltissimi ricordi legati al mare perchè per qualche anno  mio padre, prima di vincere il concorso alle poste (parlo di posto fisso, ma parlo pure degli anni '80) ha fatto il pescatore e non sto a raccontarvi le notti insonni di mare grosso (si perché in mare si andava anche in inverno se il tempo lo permetteva) passate con la mamma ad aspettare che papà rientrasse per aiutarlo a "tirare la barca  e portare i mestieri a casa". 
Il gambero è legato all'immagine di mio papà che con mani solerti ed esperte pulisce per me un gamberetto appena pescato e me lo porge: se chiudo gli occhi ritorna vivido quel gusto in bocca, altro che madeleines di proustiana memoria, e non sto a descrivervi la dolcezza.
Ora non lo mangerei più per paura di parassiti e soprattutto non lo darei a mia figlia ma nella vita tutto cambia, si evolve o si involve: è questione di punti di vista.
Ciò che non cambia ogni qualvolta che ritorna l'estate è la grande varietà di pesce fresco che abbonda sulle nostre tavole: costardelle, acciughe, sarde,  totani, pauri (o pagri), pescespada, tonni, gamberi di nassa, sugarelli, alalunghe, aguglie, polpi, seppie e  cefali (o muggini).
I piatti estivi della tradizione sono sicuramente la pasta col sugo di gamberi e i maccheroni con il sugo del totano ( maccaruni cu zucu du totunu) ma esistono molte altre preparazioni tipiche: le costardelle fritte con la cipollata (ca cipuddata), il pescespada grigliato e servito con salmoriglio e limone, il tonno e l'alalunga a ghiotta o preparati sott'olio, le acciughe ripiene etc..
Fatta questa premessa, poiché qualche settimana fa ho organizzato una cena a base di pesce con dei miei amici e in pescheria ho fatto incetta di materie prime e inizio col parlarvi di questo antipasto preparato con dei freschissimi gamberi di nassa.
Il gambero  viene pescato con le nasse e da noi è quasi un rito sacro la mattina aspettare il peschereccio che rientra dopo aver ritirato su le nasse, precedentemente gettate in acqua, piene di pescato (non esagero nel dire che si crea una fila notevole  e a volte si litiga persino se si resta senza).
Questa è la mercanzia...



Per chi non lo sapesse...
"Con nassa si intende un antico attrezzo da pesca. Tuttora impiegato nella pesca tradizionale, ve ne sono diversi tipi, a seconda delle zone e del tipo di preda.
I principali sono due: a campana e a barile. La nassa è costituita da una rete metallica o diplastica con, all'estremità, un "imbuto". L'esca appesa all'interno costringe il pesce, attirato dall'esca, ad entrare forzando le maglie posizionate sulla bocca della strozzatura. In questo modo la preda non è poi più in grado di lasciare la trappola.
Immagine presa da Wikipedia
Il martavello è un tipo di nassa fatta di rete impiegata soprattutto nelle acque interne o nellelagune.
Le nasse sono generalmente posizionate al largo la sera, e recuperate la mattina seguente per sostituire l'esca e scaricare il pescato.
Le esche più usate sono le sarde per il forte odore che emanano , il formaggio e il pane. In alcune parti del mondo/fiumi e illegale pescare con le nasse." (Wikipedia)

Ma passiamo alla ricetta...

Ingredienti per 4 persone:
  • 600 g di gamberi
  • 2 tuorli
  • 250 ml di olio di semi
  • sale
  • 25 ml di succo di limone
  • un cucchiaino di aceto
  • sale q.b.
  • 80 g di ketchup
  • 15 ml di cognac
  • insalata mista di radicchio trevigiano e lattuga iceberg 
Preparazione:
Salsa cocktail: prendete le uova a temperatura ambiente e montatele con un pizzico di sale e l'aceto;  senza smettere di montare aggiungete l'olio a filo (mi raccomando è essenziale affinchè il tuorlo si emulsioni con l'olio) e appena la maionese sarà montata unite il succo di limone.
A questo punto aggiungete il ketchup e il cognac, montate fino al completo mescolamento e tenete da parte in frigo.


Nel frattempo pulite i gamberi (togliendo le teste e il carapace ed eliminando l'intestino, cioè il filamento marrone), scottateli in acqua salata e acidulata per 2 minuti, scolateli e fateli raffreddare.
Personalmente preferisco comporre il cocktail disponendo i gamberi su un letto di insalata e coprire con la salsa cocktail ma potete anche creare dei bicchierini monoporzione come questi che ho fatto un po' di tempo fa...




N.B. Se i gamberi sono piccoli,  togliete le teste e l'intestino e bolliteli con il carapace,sgusciateli solo dopo che sono sbollentati per evitare che si sfaldino durante la cottura.

Cucinando a suon di...


4 commenti:

  1. una degli antipasti storici che amo molto (una delle prime ricette che ho postato ad inzio blog infatti!) la salsa la faccio un po' diversa, quel piatto generosissimo di gamberi cara mia è meraviglioso, così come lo è il racconto che ci hai voluto regalare, grazie!

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  2. Un piatto sempre buono e fresco..brava!

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  3. Io ti dirò che spesso lo prendo anche al ristorante, perchè mi piace sempre

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  4. Grazie per questo bellissimo post , questa ricetta spero di realizzarla presto anche se non avrò la tua materia prima, ma mio figlio ne va matto e non ho mai provato. Ciao hai una nuova lettrice e se ti va passa a trovarmi . Baci

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