giovedì 24 agosto 2017

Polpette di pane e consigli di lettura: "Capo e Natina"

Amo leggere ma non ho mai dato molto spazio a questa  passione in questo mio angolo virtuale, che a malapena riesco ad aggiornare con ricette (figuriamoci se dovessi anche inserire periodicamente le recensioni di tutto quello che leggo).
Tuttavia di un libro oggi voglio parlarvi e si tratta del romanzo "Capo e Natina" di Samantha Scala, un'emergente scrittrice siciliana.


La vicenda è ambientata ai giorni nostri all'interno della  masseria Pappalardo di proprietà dei coniugi  Capo, il patriarca, e Natina, sua moglie e a mio avviso "anima" del racconto.
La narrazione si svolge nell' arco temporale di un anno, da aprile a marzo, escamotage utilizzato dalla narratrice per proiettare il lettore nell'ottica nella stagionalità dei prodotti, nella tipicità di alcune preparazioni sicule spiegate con accuratezza e con preciso richiamo alle diverse interpretazioni locali.
In ogni racconto  trova spazio una ricetta che si  incastra alla perfezione con  la descrizione dei personaggi che ruotano attorno alla famiglia.
Il libro si presenta come uno spaccato fedele di un modo di vivere la vita che è tipico del nostro DNA, scandito da una dimensione temporale tutta nostra (perchè in Sicilia il tempo non s'insegue ma c'è sempre) e dominato da una rete fitta di intrecci che convergono in un unico punto: la famiglia.
Capo e Natina sono i tipici  nonni siciliani  e in loro, per certi versi, ho rivisto i miei di nonni.
Nonni depositari di quella saggezza fatta di esperienza e modi di dire che rappresentano la quintessenza della "sicilianità"; nonni che hanno fatto della loro casa  quel porto sicuro in cui  c'è spazio per tutti e non manca mai un piatto caldo e tanto tanto amore.
E' una lettura che consiglio a tutti, siciliani e non, ma soprattutto ai nostri ragazzi perchè la memoria è importante e i valori si possono tramandare pur adattandoli a una realtà in fieri, rendendoli più attuali cambiandone forma ma non sostanza.
Lo sa bene Natina che è una rivoluzionaria  nel suo modo di interpretare la tradizione in cucina ma soprattutto nel suo essere moglie, madre e nonna nel modo giusto, con quell'apertura generazionale che la rende un punto di riferimento mai anacronistico.
Il libro è arricchito delle eloquenti foto di Monique D'Anna, un pilastro nel mondo del food e amministratrice di Miele & ricotta, che ha saputo interpretare le parole di Samantha Scala donando alle sue fotografie quell'aura di calore e accoglienza che le animano all'occhio del lettore.
Quindi buona lettura con "Capo e Natina" e complimenti a Samantha e Monique.

In tema di memoria, di riciclo e di reinterpretazione pubblico delle veloci e appetitose polpette di pane, ottime per riutilizzare il pane raffermo.
 







Ingredienti:
  • 450 g di  mollica di pane raffermo
  • 3 uova
  • 100 g di formaggio grattugiato (io metà grana padano e metà pecorino siciliano)
  • 250 ml di latte
  • prezzemolo tritato
  • sale q.b. 
  • pangrattato
  • olio di semi di arachidi per friggere
Procedimento:
Sbriciolate grossolanamente la mollica di pane e aggiungete il latte, unite due uova,il formaggio, il prezzemolo tritato e lavorate fino a ottenere una palla morbida.
Con le mani ricavate tante piccole palline e passatele prima nell'uovo sbattuto e poi nel pangrattato.




Friggete le polpette ottenute in abbondante olio caldo, girandole di tanto in tanto. Le polpette saranno pronte quando si presenteranno dorate e croccanti.
Fate sgocciolare su carta assorbente, passatele in un piatto e servitele tiepide.


In cucina a suon di...







1 commento:

  1. Trovo golosissime e sfiziosissime le polpettine e davvero bello questo libro, almeno da come ce lo descrivi! Interessante poi che vi siano ricettine alternate al racconto :)

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