Mi ricordo che ci svegliavamo di buona lena perchè dovevamo cominciare presto dal momento che mia nonna, che preparava una trentina di cudduri per tutta la famiglia, doveva finire prima che iniziasse la Via Crucis serale.
Io, mia sorella e i nostri cugini eravamo eccitatissimi perchè la nonna ci dava un pò di pasta per poter fare da soli la nostra cuddura e, quando finivamo, ci faceva decorare tutte le altre con i confettini colorati.
Di solito si andava a casa di mia zia e, anche se non era lontana da casa nostra, era come fare una gitarella perchè lei aveva un gran giardino e quando ci stancavamo di stare in cucina (soprattutto durante il momento della cottura in forno perchè non eravamo parte attiva) uscivamo fuori a giocare.
Appena sfornate noi piccoli le assaggiavamo subito mentre mia nonna le faceva raffreddare e le sistemava in un paniere coperto da una tovaglia di tela bianca, le ricopriva con la stessa tovaglia e le portava in campagna il Lunedì di Pasqua per mangiarle sul prato.
Oggi questi sono solo bei ricordi che riaffiorano con più insistenza in prossimità delle festività, mia nonna è morta da due anni e ora che sono mamma anch'io capisco l'importanza di tramandare ai propri figli le consuetudini della propria famiglia per farli sentire parte integrante di un nucleo familiare ben saldo seppur destinato a mutare nel tempo.
Ma ritorniamo alle cuddure...una ricetta ufficiale non esiste, perchè in ogni zona della Sicilia vengono fatte diversamente, ma di seguito scrivo quella della mia famiglia:
- 1 kg di farina 00
- 4 uova
- 200 g di zucchero
- 2 bustine di lievito paneangeli
- 150 g di burro fuso
- 2 bustine di vanillina paneangeli
- scorza grattugiata di limone
- latte q.b.
- uova sode
- semi di sesamo
- confettini o codette colorate paneangeli
Questa, invece, è quella che le ha preparato mia sorella...
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